Il nostro è un mestiere che si fa sul campo, parlando con le persone, instaurando relazioni basate su fiducia e comunicazione efficace.
Più sei presente sul territorio e maggiori sono le possibilità di generare incarichi e fatturato.
Lo dicono le statistiche: il percorso che porta alle provvigioni è composto da un ferreo calendario di raccolta notizie che, raffinandosi, passano ad appuntamenti di vendita fino a diventare proposte d’acquisto che, nei casi migliori, diventano compravendite.
Per queste motivazioni, fare recruiting immobiliare è un’attività fondamentale ed estremamente strategica per l’economia di un’agenzia immobiliare.
L’agente immobiliare modello
Diciamocelo fuori dai denti: l’agente immobiliare non è solo una professione.
Stiamo parlando di uno stile di vita, un modo di interpretare il proprio ruolo all’interno del contesto sociale.
Il networking deve essere alla base, è il pane quotidiano di ogni buon agente immobiliare. Inoltre, ci vogliono solide capacità commerciali, preparazione tecnica e grandi doti da comunicatore.
Senza dimenticare il necessario bagaglio tecnico, indispensabile per generare nei potenziali clienti fiducia e trasmettere il giusto grado di autorevolezza.
L’insieme di queste caratteristiche forma il prototipo dell’agente immobiliare modello.
Purtroppo, però, in questo mercato del lavoro ci sono alcune criticità che rendono la ricerca di questa figura più difficile che in altri mercati.
Vediamo come mai.
Guida alle criticità del mercato immobiliare
Partita iva? MAI!
Quante volte ti sei sentito dire che devi stare lontano dai datori di lavoro che ti offrono una partita iva? Quante volte ti sei chiesto come mai tutta questa cattiveria contro la partita iva?
Beh, parti già dal presupposto che in Italia chiunque voglia aprire una partita iva è considerato un pazzo, uno sconsiderato.
Checco Zalone probabilmente sarebbe d’accordo con tutto ciò, proprio perché ottenere il famoso “posto fisso” è l’ambizione che quasi tutti i genitori nutrono per i propri figli.
Cerchiamo di andare oltre alle malelingue e alle dicerie di vario tipo, spieghiamo perché questo mestiere è fatto di consulenti e non di dipendenti.
Mostriamo ai giovani quanto possa essere sfidante ottenere un compenso economico sulla base dei risultati ottenuti.
Cerchiamo di essere noi, i primi, a vedere il bicchiere mezzo pieno e trasmettere quanto potenziale successo una partita iva porta con sé.
Il tasso di ricambio
Quante volte è capitato che il consulente ideale se ne andasse a lavorare da un’altra parte senza apparente motivo?
Sono pochi i giovani agenti che riescono a raggiungere il giusto livello.
Proprio per questo, il tasso di ricambio in agenzia è sempre molto alto e questo comporta una spesa importante in termini di tempo, soldi ed energie per il titolare.
Un ingrato compito
L’agente immobiliare vive e lavora proprio lì, nel mezzo tra compratore e venditore e non è facile, anzi, significa il più delle volte dire cose che potrebbero scontentare l’una o l’altra parte. Proprio per questo motivo, oggi, molti giovani non vogliono e non sono disposti a “sporcarsi le mani” con un lavoro che richiede tutta questa attenzione, una determinata esperienza sul campo e una buona dose di coraggio nel superare la diffidenza del prossimo.
In conclusione
Sarai un agente immobiliare di successo? Avrai uffici da gestire ed un team da formare?
Se avrai la capacità e la determinazione di svolgere la professione sul campo, parlando con le persone, instaurando e curando relazioni genuine basate sulla fiducia, siamo sicuri di sì!
Se scegli oggi di investire tempo ed energie sulla tua formazione professionale, molto probabilmente tra cinque anni la scelta di oggi si ripercuoterà in positivo sugli avvenimenti del futuro.
Ma dipende tutto da te…